Dottorati di ricerca
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Auto-etnografia, pratiche riflessive e progetto art based research
Nell’ambito del Dottorato di Ricerca OPENSPACE - Intersezioni multimediali fra arti visive e digitali con le produzioni imprenditoriali, le ricerche scientifiche e culturali contemporanee
Incontro con Lilian Fracasso
Luogo: Santa Marta
Data: martedì 4 novembre 2025
Ora: dalle 10,00 alle 13,00
L’incontro si svolge a conclusione del primo anno del I ciclo di dottorato Open Space e intende ripercorre, in un dialogo con i dottorandi, alcuni aspetti costitutivi del percorso e dell’approccio art-based-research proposto dal programma. Si argomenta l’importanza della pratica riflessiva nella ricerca-creazione e nella pratica artistica accademica e didattica e si presentano esempi di processi creativi e casi studio, alcuni tratti dall’esperienza diretta della relatrice. Si propone un esercizio pratico di organizzazione dei contenuti di un progetto di ricerca-creazione e si discute il “tra” di certi metodi di lavoro: tra dati empirici e progetto artistico, tra pensiero e sentimento, tra dimensione estetica ed epistemica della ricerca, tra esperienza personale ed esperienza culturale.
Liliana Fracasso, ha studiato architettura nel Politecnico di Milano, specializzata allo IUAV-Scuola PVS, Dottorato di ricerca in Geografia Univerdidad de Barcelona, dal 2021 è docente presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia, Scuola NTA, insegna Progettazione Multimediale 1 e 2 nei Corsi di Diploma Accademico I livello e II livello, Dipartimento di Progettazione e Arti applicate. Coordinatrice del programma di Dottorato Open Space. Membro della rete internazionale iberoamericana di artisti e ricercatori HOLOSC(I)UDAD(E). Ha diretto e partecipato in diversi progetti di ricerca in Colombia e in ambito internazionale iberoamericano, tra cui Sentido de lugar e inclusión socioespacial en barrios vulnerables (SENSCLUSION) Ministerio de Ciencia e Innovación de España, cod. PID2021-123255OB-I00. Pubblica su temi che intrecciano ricerca, pratiche artistiche intermediali in rete e collaborative, urbanistica e geografia umana.
Rai FVG "Sentieri dell'arte da Venezia alla Dalmazia": focus Dottorato Open Space
"L'Arte che diventa Scienza: la ricerca nelle Belle Arti"
Sul sito Radio Rai FVG nel programma radiofonico "Sentieri dell'arte da Venezia alla Dalmazia" diretto da Paola Bonifacio, mercoledì 29 ottobre alle ore 13.30 on line si trasmette la puntata dedicata all’Accademia di Belle Arti di Venezia sul tema "L'Arte che Diventa Scienza: La Ricerca nelle Belle Arti". (https://www.rai.tv/dl/portali/site/page/Page-2331f91a-cc95-4c68-87d7-67c9afd83529.html) La trasmissione sarà poi disponibile in RaiPlay Sound Sentieri dell’arte. Il programma radiofonico dedicherà alcune puntate alle Scuole di Dottorato in Italia. Nella trasmissione intervengono il Direttore dell’Accademia, prof. Riccardo Caldura, la Coordinatrice del Dottorato Open Space prof.ssa Liliana Fracasso e la dottoranda Erica Garbin (http://www.sedefvg.rai.it/dl/portali/site/programmi/PublishingBlock-09091aa7-e62c-4e2e-9fd6-44195372802d.html?prog=ContentItem-a09adbdb-e26d-4d8a-9238-10274ad218cd)
Sul concetto giapponese di Ma e la sua relazione con l'arte, l'architettura e la cultura occidentale contemporanea
Incontro con la dottoranda Agnieszka Leszczyńska-Mieczkowska in visita all'Accademia di Belle Arti di Venezia
L’Accademia di Belle Arti di Venezia nell’ambito del Dottorato di Ricerca OPENSPACE -Intersezioni multimediali fra arti visive e digitali con le produzioni imprenditoriali, le ricerche scientifiche e culturali contemporanee - ospiterà la dottoranda Agnieszka Leszczyńska-Mieczkowska artista interdisciplinare e docente presso l’Accademia di Belle Arti di Gdańsk (Danzica) in Polonia per un confronto sui temi inerenti il suo percorso di ricerca.
Incontro con Agnieszka Leszczyńska-Mieczkowska (in presenza e online)
Luogo: Ex Chiesetta di Santa Marta
Data: Venerdì 24 ottobre 2025
Ora: Dalle 10 alle 12
Teams: incontro con Agnieszka Leszczyńska-Mieczkowska | Partecipazione alla riunione | Microsoft Teams
L'argomento è il concetto giapponese di “Ma” - l'intervallo, la pausa e il potenziale del vuoto - come ponte tra arte e architettura. Attingendo dalla sua ricerca e dalla sua pratica artistica, l'autrice presenterà come il Ma si manifesti come esperienza spirituale e spaziale nella cultura giapponese attraverso rituali, cerimonie del tè, calligrafia, arti marziali e architettura, nonché come possa ispirare il pensiero progettuale contemporaneo. La presentazione includerà esempi di oggetti d'arte site-specific, ricerche di viaggio in Giappone e riflessioni sul Ma come concetto interdisciplinare che collega l'arte, la natura e la presenza umana.
Agnieszka Leszczyńska-Mieczkowska, nata nel 1978. Laureata in Storia dell'Arte all'Università di Danzica e all'Accademia di Belle Arti, dove ha completato, sotto la guida del Prof. Jacek Dominiczak, studi post-laurea in progettazione architettonica dialogica basata su pratiche artistiche interdisciplinari. Designer e artista è fondatrice e direttrice creativa di “Art in Architecture Studio & Gallery”. All'Accademia tiene corsi sulla progettazione architettonica attraverso la lente dell'arte. Crea oggetti artistici, sotto lo pseudonimo di AINA, che interpretano il concetto giapponese di Ma nel contesto concettuale dell’architettura. Nella sua arte esplora il rapporto surreale tra esseri umani, architettura e natura. La sua pratica combina il lavoro artistico e di progettazione con attività curatoriali e promozionali per artisti, attingendo alla sua formazione nel campo dell'educazione espositiva e musicale. Il team di “Art in Architecture Studio & Gallery” integra l'arte nell'architettura e nel design, creando opere site-specific concepite per luoghi particolari. Combina il lavoro artistico con la ricerca all'interno della Scuola di Dottorato dell'Accademia di Belle Arti di Danzica.
In mostra: Mermaid’s Purse nel Treehouse NDSM ad Amsterdam
INAUGURAZIONE : 18 settembre 2025.
Le dottorande Erica Garbin, Sveva Crisafulli e Amanda Paganini, candidate del programma di dottorato OPENSPACE presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, sono state selezionate per esporre il loro lavoro inedito Mermaid’s Purse nella mostra internazionale ART PARK III: INTO THE WATER, ospitata da Treehouse NDSM ad Amsterdam. L’inaugurazione si terrà il 18 settembre 2025.
Informazioni sulla mostra
La mostra, a cura di Esther Kin con la direzione artistica di Mulan Go, sarà visitabile dal 18 settembre al 12 ottobre 2025 e presenterà i lavori di 11 artisti e artiste locali e internazionali. Il progetto espositivo affronta il tema dell’innalzamento dei livelli del mare e le sue conseguenze sul futuro dell’Europa, in particolare della città di Amsterdam.
Concept dell’opera
Mermaid’s Purse - nata nei laboratori del corso di Dottorato (I ciclo) - è un’installazione che intreccia fantascienza femminista, ecofemminismo e narrazione speculativa per immaginare futuri anfibi segnati dall’acqua e dalla trasformazione del corpo. Elemento centrale è una scultura in resina semitraslucida che richiama l’uovo di razza marina, ingrandito fino alla scala di un neonato umano e collocato su un cuscino di raso azzurro. La superficie, umida e vascolare, evoca tessuti placentari e rimanda a un immaginario al tempo stesso intimo e disturbante. Attraverso il contrasto tra materiali delicati (raso, tulle, tonalità pastello) e riferimenti corporei – fluidi, sangue, mutazione – l’opera mette in discussione le estetiche tradizionalmente femminilizzate e propone la mostruosità come forza generativa e politica.
Per maggiori informazioni
Collettivo Tufanika: https://tufanika.art
Mostra ART PARK III: INTO THE WATER : https://www.treehousendsm.com/agenda/art-park-iii-into-the-water
LUOGO, CORPO, LUCE
Seminario-laboratorio condotto da Fabrizio Crisafulli
L’Accademia di Belle Arti di Venezia nell’ambito del Dottorato di Ricerca OPENSPACE -Intersezioni multimediali fra arti visive e digitali con le produzioni imprenditoriali, le ricerche scientifiche e culturali contemporanee ospiterà il seminario-laboratorio condotto dall'artista Fabrizio Crisafulli.
Luogo: Ex Chiesa di Santa Marta
Data: 8 e 9 settembre 2025
Orario: dalle ore 9,30
Il seminario-laboratorio si svolgerà in due giornate consecutive (totale 16 ore).
Le lezioni frontali, le mattine dell’8 e del 9 (4 + 4 ore) riguarderanno i diversi modi nei quali i tre elementi indicati nel titolo - luogo, corpo e luce - possono interagire tra loro nella creazione di uno spettacolo teatrale.
Il workshop nei due pomeriggi dell’8 e del 9 (4 + 4 ore) esplorerà concretamente, attraverso il lavoro nello spazio dell’ex Chiesa di Santa Marta, alcune delle questioni affrontate durante le lezioni: in particolare, il luogo inteso come elemento generativo, la luce come fattore strutturante del lavoro, il performer come presenza relazionale profonda e reattiva rispetto alle condizioni che via via il lavoro proporrà. Nella costruzione delle azioni verranno impiegati, nello spazio oscurato, le attrezzature dell’aula e una serie di torce elettriche.
Prima giornata
lezione frontale (4 ore)
workshop (4 ore)
Seconda giornata
lezione frontale (4 ore)
workshop (4 ore)
Fabrizio Crisafulli
è regista teatrale e artista visivo, con base a Roma. È autore o coautore di spettacoli dei quali, oltre la regia, cura generalmente lo spazio e il progetto luci. É anche autore di installazioni. Svolge la propria attività internazionalmente. Nel 2015 gli è stata conferita la Laurea Honoris Causa in Performance Design dall’Università di Roskilde (Danimarca). Ha insegnato per 35 anni nelle Accademia di Belle Arti Italiane. Svolge un’intensa attività pedagogica e laboratoriale in università ed istituzioni teatrali, in Italia e all’estero.
La più recente delle monografie dedicate al suo lavoro è: N. Tomasevic (a cura di), Place, Body, Light. The Theatre of Fabrizio Crisafulli, 2011-2022, Artdigiland, Dublino, 2023.
Tra le sue pubblicazioni: Luce attiva. Questioni della luce nel teatro contemporaneo, Titivillus, Corazzano (PI), terza edizione 2024; Il teatro dei luoghi. Lo spettacolo generato dalla realtà, Artdigiland, Dublino, 2015.
http://www.fabriziocrisafulli.org
Research Catalogue Managing Officer (Society for Artistic Research)
Incontro con Daniele Pozzi
L’Accademia di Belle Arti di Venezia nell’ambito del Dottorato di Ricerca OPENSPACE -Intersezioni multimediali fra arti visive e digitali con le produzioni imprenditoriali, le ricerche scientifiche e culturali contemporanee ospiterà on-line l’incontro con Daniele Pozzi artista del suono e ricercatore con sede a Graz, in Austria.
Microsoft Teams https://teams.microsoft.com/l/meetup-join/19%3ameeting_MzUyMzBkNDYtYzQxNC00MWRmLThhMGItYmIzMGI0Zjg3MzQy%40thread.v2/0?context=%7b%22Tid%22%3a%22aa94ccc6-8b00-46fa-884f-94843c21b2af%22%2c%22Oid%22%3a%2277b01532-ace3-4fcb-b567-376b1c34f5ec%22%7d
mercoledì 18 giugno
dalle 10,30 alle 12,30
Il Research Catalogue (RC) è una piattaforma per la ricerca artistica sviluppata dalla Society for Artistic Research (SAR). RC offre diversi strumenti di supporto all'attività di ricerca come archivi multimediali individuali, editor online, framework di collaborazione ed opportunità di pubblicazione che facilitano la diffusione e condivisione di progetti di ricerca artistica. L'utilizzo di RC è libero e gratuito per i singoli artisti / ricercatori. Questo incontro offre una panoramica della piattaforma, con un focus sul suo utilizzo nel contesto di percorsi di studi dottorali, e opportunità di condivisione della propria ricerca artistica.
Daniele Pozzi, MA Assistente universitario per la ricerca artistica, Research Catalogue Managing Officer (Society for Artistic Research)
https://societyforartisticresearch.org/team/daniele-pozzi
https://www.gmpu.ac.at/universitaet/kollegium/wissenschaftlich/180
https://www.danielepozzi.com/
Cartografie critiche e geopoetica. Ricerca basata sulle arti: dalla sperimentazione alla co-elaborazione
L’Accademia di Belle Arti di Venezia nell’ambito del Dottorato di Ricerca OPENSPACE - Intersezioni multimediali fra arti visive e digitali con le produzioni imprenditoriali, le ricerche scientifiche e culturali contemporanee, ospiterà l’incontro e dialogo con Lilian Amaral e Marcos Umpierrez, moderato da Liliana Fracasso
Lilian Amaral
Luogo: on-line
Data: lunedì 9 giugno 2025
Ora: dalle 14,30 alle 17,30
La ricerca basata sulle arti o Arts-Based Research (ABR) è un metodo di ricerca che utilizza processi artistici e creativi per comprendere ed esprimere esperienze e conoscenze. Questo approccio si differenzia dalla ricerca scientifica tradizionale in quanto privilegia la soggettività e l'esperienza del ricercatore e dei partecipanti.
Nel campo delle cartografie, la dimensione della geopoetica è connotata concettualmente da un modo di fare cartografie critiche e spazializzazione di informazioni situate. Queste si presentano come dispositivi che visualizzano i processi socio-spaziali emergenti e conformazioni di mondi più che umani, resi invisibili da logiche consensuali. In tal senso, riferimenti teorici e pratiche si intrecciano per presentare esperimenti concettuali e artistici impegnati a produrre altre cartografie e modi di vedere il mondo. Queste metodologie, di conseguenza, sono sempre aperte a nuove proposte, che possono emergere poiché valorizzano non solo i risultati dello studio, ma anche i processi e le deviazioni che sorgono lungo il percorso.
Lilian do Amaral Nunes / Lilian Amaral: Artista visiva multidisciplinare, ricercatrice e curatrice internazionale nel campo dell'arte pubblica relazionale nel contesto iberoamericano: arte, tecnologia ed ecoilogia per un'esistenza multispecie https://diversitas.lch.usp.br/catedranomada | https://www.espai214.org/holos/ Dottorato (2010) e Master (2000) presso la Scuola di Comunicazione e Arti dell'Università di San Paolo e l'Università Complutense di Madrid (2000/2010). Post-dottorato in Arte, Scienza e Tecnologia presso l'IA/UNESP (2013). Post-dottorato in Arte e Cultura Visiva presso il PPG FAV/UFG e l'Università di Barcellona/ES (2014). Le sue opere sono presenti in collezioni di musei e spazi pubblici in Brasile e all'estero. Leader del gruppo di co-ricerca e co-creazione in arte, scienza e tecnologia nella rete iberoamericana HolosCi(u)dad(e) / MediaLab UFG BR. Ricercatrice e docente ospite presso il PPGHDL / DIVERSITAS USP. Dirige l'Osservatorio sull'Educazione al Patrimonio e la Rete Internazionale sull'Educazione al Patrimonio (International Network on Heritage Education) nel contesto latinoamericano www.oepe.es/ https://oepe.es/personas/ . Il suo approccio di ricerca si concentra sulle relazioni tra pratiche artistiche, artivismo, ecosistemi poetici e ambientali, co-ricerca e reti di co-creazione contemporanee. Ricercatrice e docente ospite del PPGEAHC dell'UPMackenzie, SP.
Marcos Umpierrez
Luogo: on-line
Data: lunedì 9 giugno 2025
Ora: dalle 14,30 alle 17,30
Le pratiche artistiche collaborative che affrontano la crisi idrica da una prospettiva geopoetica integrano linguaggi tecnologici, metodologie partecipative e uno sguardo critico sui territori in emergenza. Attraverso la creazione collettiva in rete, la sperimentazione sonora e l'uso di piattaforme digitali, si intrecciano spazi di incontro che attivano memorie, affetti e conoscenze situate. In queste esperienze, la dimensione tecnica non si riduce a un mezzo strumentale, ma diventa un asse costitutivo della ricerca e della creazione: la tecnica struttura i modi di relazione, definisce forme di presenza e configura dispositivi di ascolto e produzione collaborativa. L'appropriazione critica delle tecnologie - dagli strumenti di telepresenza ai linguaggi di codifica visiva e sonora - consente di abilitare nuove forme di co-ricerca, dove i processi tecnici sono anche processi sensibili, pedagogici e politici. Queste forme di fare producono un'estetica dell'ascolto e della copresenza remota, in cui l'acqua è concepita come territorio simbolico e politico, capace di articolare resistenze e forme di fare in comunità. La collaborazione transdisciplinare tra artisti, ricercatori e comunità rende possibili forme di abitare la crisi ecologica, generando azioni e narrazioni che mettono in discussione le logiche estrattive e promuovono una cultura della cura, con la tecnica come campo di invenzione situato.
Marcos Umpiérrez, uruguaiano, ha conseguito un Master in Arte e Cultura Visiva presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università della Repubblica dell'Uruguay (UDELAR). È professore a contratto e coordina l'Area dei Linguaggi Computerizzati e la Laurea in Arte Digitale ed Elettronica. È professore a contratto nella Laurea in Comunicazione e Design Visivo, corso di studi condiviso dalla Facoltà di Architettura, Design e Urbanistica e dalla Facoltà di Arti dell'UDELAR, con partecipazione attiva in comitati di laurea e tesi. La sua ricerca articola arte, tecnologia e attivismo, con enfasi sulle pratiche collaborative e territoriali legate all'acqua e all'ambiente. Dal 2018 fa parte di HOLOSCI[U]DAD[E], una piattaforma internazionale di ricerca nell'arte e nella tecnologia che promuove esperienze performative, interattive e multisensoriali in rete. Ha pubblicato in congressi e riviste internazionali e ha esposto il suo lavoro in America Latina e in Europa, collegando l'arte con l'attivismo ambientale. Oltre al suo lavoro accademico, ha partecipato a mostre, performance e progetti in Uruguay, Cile, Argentina, Colombia, Brasile, Spagna e Italia, affrontando tematiche legate all'arte digitale elettronica e all'ambiente. È noto per il suo attivismo in difesa dell'acqua, del territorio e dell'ambiente, essendo membro dell'Assemblea per l'acqua del fiume Santa Lucía in Uruguay .
Intorno allo spazio. Interazioni arte-architettura / SPAZIANDO TRA ARTE ARCHITETTURA E PAESAGGIO. Saggi di incrocio disciplinare con obiettivi teorico-progettuali ispirati ad un’architettura delle relazioni.
L’Accademia di Belle Arti di Venezia nell’ambito del Dottorato di Ricerca OPENSPACE - Intersezioni multimediali fra arti visive e digitali con le produzioni imprenditoriali, le ricerche scientifiche e culturali contemporanee, ospiterà l’incontro e dialogo, in modalità mista, con i professori Jorge Ramos Jular e Renato Bocchi, moderato da Liliana Fracasso. Parteciperanno al dialogo dottorande e dottorandi di diverse università invitati per un dibattito a proposito dei metodi e delle tematiche di intersezione tra arti, architettura, territorialità e sociale.
Intorno allo spazio. Interazioni arte-architettura
Jorge Ramos Jular
Luogo: incontro on-line su Microsoft Teams ID riunione: 376 920 542 996 0 Código de acceso: 9Gv6je2F
Data: mercoledì 11 giugno 2025
Ore: dalle 10,30 alle 13.00
Si ritiene che l’insegnamento dell’architettura non debba limitarsi alla propria tradizione per comprendere la nozione di spazio. A partire dalla seconda metà del XX secolo, si è assistito a un progressivo intensificarsi delle interferenze tra l’architettura e altre discipline artistiche, le quali hanno cercato di incorporare aspetti legati alla funzionalità, all’interiorità dell’edificato e all’assenza di centro caratteristica delle composizioni su larga scala.In questo contesto si colloca il lavoro del Gruppo di Ricerca dell’Università di Valladolid, nato con l’obiettivo di approfondire le categorie spaziali tanto in architettura quanto nelle arti visive, con particolare attenzione alle esperienze delle post-avanguardie emerse a partire dagli anni Sessanta del Novecento.L’approccio proposto si distingue per l’integrazione di strumenti propri dell’analisi, della progettazione e della rappresentazione architettonica nello studio di pratiche artistiche affini, al fine di esplorarne le dimensioni tridimensionali e spaziali da una prospettiva meno convenzionale. Tale impostazione intende offrire un contributo teorico-metodologico innovativo nell’ambito della ricerca artistica contemporanea.
Jorge Ramos Jular Architetto, Professore PhD, E.T.S.A.Valladolid, Coordinatore del Gruppo di Ricerca ESPACIar. Univesità di Valladolid (Spagna)
SPAZIANDO TRA ARTE ARCHITETTURA E PAESAGGIO. Saggi di incrocio disciplinare con obiettivi teorico-progettuali ispirati ad un’architettura delle relazioni.
Renato Bocchi
Luogo: aula 8 Sede Centrale
Data: mercoledì 11 giugno 2025
Ore: dalle 10,30 alle 13.00
“Il mio intervento, in collegamento e in dialogo con la ricerca Espaciar degli amici e colleghi di Valladolid, vuol toccare per veloci sintesi alcuni temi di ricerca che personalmente ho frequentato negli ultimi anni e che nascono da un’attitudine volutamente e rischiosamente inter-disciplinare, ma sempre con finalità di approccio critico a favore di una possibile teoria del progetto: del progetto dello spazio architettonico, dello spazio urbano, del paesaggio, delle relazioni socio-urbanistiche”.
I blocchi tematici proposti, in stretta relazione con le ricerche del gruppo Espaciar, sono i seguenti:
1. I rapporti tra lo studio dei fenomeni fisici (scienze fisiche) e la progettazione dello spazio architettonico, con riferimento alle esperienze di alcuni artisti contemporanei spagnoli, in particolare dell’artista-architetto Juan Navarro Baldeweg e dello scultore Eduardo Chillida.
2. I rapporti tra l’interpretazione e il progetto dello spazio “vuoto” nella scultura di Chillida e Oteiza e le esperienze di “arte dello spazio pubblico urbano e del paesaggio”.
3. L’interazione del fruitore e dei suoi movimenti negli spazi architettonici, espositivi e di installazione artistica, con riferimento ai rapporti tra architettura d’interni e arti visive e performative
Renato Bocchi è stato professore ordinario di Composizione architettonica e urbana all’Università Iuav di Venezia fino al 2019, ove è stato direttore del Dipartimento di progettazione architettonica tra il 2006 e il 2009. Attualmente è membro del dottorato Iuav e di quello di Architettura, Teorie e Progetto della Sapienza Università di Roma. Il suo principale campo di ricerca riguarda i rapporti fra architettura, arte, città e paesaggio. Il suo libro più recente: Spazio arte architettura. Un percorso teorico, Carocci, Roma 2022.
Proiettarsi nella materia e nella tecnica: metodi e questioni aperte
L’Accademia di Belle Arti di Venezia nell’ambito del Dottorato di Ricerca OPENSPACE - Intersezioni multimediali fra arti visive e digitali con le produzioni imprenditoriali, le ricerche scientifiche e culturali contemporanee, ospiterà l’incontro con Elena Giulia Rossi, studiosa della Net-Art, curatrice, fondatrice della piattaforma online Arshake, docente e autrice.
Incontro con Elena Giulia Rossi
Luogo: Ex Chiesetta di Santa Marta
Data: Mercoledì 4 giugno 2025
Ora: Dalle 14 alle 16
Quali sono le sfide quando ci si trova di fronte a materialità e tecnologie intessute di intelligenze ibridate, a volte anche con interessenze di poteri politici ed economici? Come riconquistare una visione multi-prospettica nell’evoluzione di un mondo dove arte, vita, tecnologia, ma anche interessi economici e ripercussioni ambientali sono ormai intrecciate in un’unica matassa?L’incontro è concepito in tre momenti:
1. argomentazione dell’incontro (1h)
2. confronto con il pubblico, gli studenti e le studentesse (15’)
3. confronto uno ad uno con dottorandi e dottorande, in relazione ai loro singoli progetti, con la possibilità di condividere la loro ricerca per discuterne alla luce delle argomentazioni trattate (40’)
Elena Giulia Rossi è nata e vive a Roma. Dopo aver vissuto, studiato e lavorato a Chicago per tre anni (199-2003), è tornata in Italia per approfondire la sua ricerca nell’arte contemporanea, dove i suoi interessi l’hanno condotta in ambiti trasversali e transdisciplinari, al crocevia tra biologia, tecnologia e scienza. In questi percorsi si sono intrecciate le sue esperienze lavorative, tra pratica e teoria, con musei, gallerie, riviste e quotidiani, con la piattaforma online Arshake (www.arshake.com), che ha fondato nel 2014 e che tutt’oggi dirige, e con l’attività didattica presso l’Accademia di Belle Arti di Roma dove insegna, come docente ordinario, Teorie delle arti multimediali. È autrice di Archeonet. Viaggio nella storia della net/web art e suo ingresso nei musei tradizionali (Lalli Editore, Siena 2003) e di Mind the Gap. La vita tra bioarte, arte ecologica e post internet (postmedia, Milano, in corso di pubblicazione 2020).
ALLEGATI
Perché fare arte? L’impatto dell’arte sul territorio attraverso la lente dell’antropologia
L’Accademia di Belle Arti di Venezia ospita Marco Maria Zanin, artista e dottorando in Antropologia presso ISCTE/NOVA – Instituto Universitário de Lisboa, in un incontro organizzato nell’ambito del Dottorato di ricerca OPENSPACE – Intersezioni multimediali fra arti visive e digitali. Zanin propone una riflessione su cosa significhi “fare arte” oggi: tra crisi ecologiche, fratture culturali e bisogni di riequilibrio.
Incontro con Marco Maria Zanin
Luogo: Santa Marta
Data: 16 maggio 2025
Ore : 11.00 - 13.00
“Cosa significa “fare arte” oggi, in un tempo attraversato da crisi ecologiche, fratture culturali e bisogni profondi di riparazione? In questo intervento, propongo una riflessione situata sulla mia pratica artistica, che si muove all’intersezione tra arti visive, antropologia e attivazione territoriale. Attraverso una selezione di progetti recenti – tra cui Parentele di Terra, É do Mundo e Acacia – esplorerò come il gesto artistico possa agire come dispositivo relazionale, generatore di senso, memoria e connessione. A partire da un’etica del fare ispirata all’antropologia del gesto e alla cura dei contesti, metterò in discussione l’idea di arte come oggetto e la riformulerò come processo incarnato, profondamente radicato nei luoghi e nelle comunità. Discuterò inoltre alcune tensioni metodologiche e scelte operative emerse nel dialogo con artigiani, musei, territori marginali e pratiche decoloniali, con l’obiettivo di condividere strumenti critici utili a chi, oggi, cerca di coniugare ricerca artistica e impegno trasformativo”.
L'incontro è un’occasione per aprire domande e confronti con i dottorandi su come si possa oggi pensare e praticare l’arte come forma di ricerca capace di impatto reale e duraturo.
Marco Maria Zanin è nato a Padova nel 1983. Dopo la laurea in Lettere e Filosofia, in Relazioni Internazionali e un Master in Psicologia, ha sviluppato una carriera artistica internazionale esplorando miti e archetipi attraverso la relazione uomo-territorio-tempo. Dottorando in Antropologia presso ISCTE/NOVA, vive tra Padova e São Paulo, dove ha fondato Humus Interdisciplinary Residence per promuovere scambi artistici nelle aree rurali del Veneto .
Tra laguna e mare – Workshop con Francesco Careri
L’Accademia di Belle Arti di Venezia nell’ambito del Dottorato di Ricerca OPENSPACE - Intersezioni multimediali fra arti visive e digitali con le produzioni imprenditoriali, le ricerche scientifiche e culturali contemporanee, nei giorni 11 e 12 maggio 2025 ospiterà l’incontro con l’architetto Francesco Careri.
Workshop di Francesco Careri
(Stalker / UniromaTre)
I partecipanti sperimenteranno l’esperienza del camminare come pratica estetica. L’invito è di camminare nella parte meridionale dell’isola di Pellestrina zigzagando ludicamente tra la laguna e il mare. Per i soli dottorandi, già il giorno seguente, si tenterà di presentare una veloce restituzione dell’esperienza, ognuno con i propri mezzi sia individualmente, che in piccoli gruppi che collettivamente. Si cercherà di prendere la città di sorpresa, in modo indiretto, laterale, ludico, non funzionale, attraversando Pellestrina alla ricerca di emozioni, di paesaggi, di luoghi e di storie di abitanti umani e non umani. Si camminerà seguendo alcune semplicissime regole: non si cammina nei marciapiedi né nell'asfalto; non si può mai tornare indietro; la proprietà privata è un tabù; chi perde tempo guadagna spazio. Per presentarsi all’intero gruppo è richiesto di venire con un proprio lavoro (oggetto fisico, foto stampata, video da tablet…), si possono portare materiali da installare, attrezzi da lavoro, strumenti musicali, ma soprattutto scarpe comode e forniti di pranzo al sacco e acqua. Eventualmente, se il tempo è buono, si può considerare anche un costume da bagno e l’asciugamano.
Francesco Careri è architetto, co-fondatore del laboratorio Stalker e Professore Associato presso il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi Roma Tre dove è co-direttore Master Studi del Territorio / Environmental Humanities, ed è responsabile scientifico del Laboratorio di Città Corviale e del Laboratorio CIRCO. è autore di Walkscapes. Walking as an aesthetic practice, Barcellona 2002. (per approfondimenti https://articiviche.blogspot.com/)
Domenica 11 maggio
Ore 10.00 Appuntamento al Lido
Ore 10.19 Bus11 fino alla fermata Pellestrina Sant’Antonio
Ore 11.00 Camminata fino a Ca’ Roman (circa 5 km)
Ore 14.42 actv Caroman – Chioggia
Ore 15.28 pullman n 80 fino a Piazzale Roma
Ore 16.31 arrivo a P.le Roma
Postproduzione
Lunedi 12 maggio
Accademia di Belle Arti di Venezia
Sede Centrale, aula 28
(riservato ai dottorandi)
Ore 9.30 - restituzione pubblica dell’esperienza e presentazione lavori
Ore 12.00 - lezione di Francesco Careri sul Camminare come pratica estetica
Ore 14.00 - pausa pranzo
Ore 15.00 - discussione finale
Ore 16.00 – fine lavori
Cultware e prospettive dell'iperintelligenza
Incontro con Cleomar Rocha
Luogo: su Microsoft Teams
Id.: 361 964 162 484
codice: kX9My2iQ
Data: martedì 13 maggio 2025
Ore: 14.00
L’Accademia di Belle Arti di Venezia ospita il prof. Cleomar Rocha (Università Federale di Goiás in Brasile), in un incontro on-line organizzato nell’ambito del Dottorato di ricerca OPENSPACE -Intersezioni multimediali fra arti visive e digitali con le produzioni imprenditoriali, le ricerche scientifiche e culturali contemporanee- presentato dalla coordinatrice del programma, prof.ssa Liliana Fracasso . La conferenza si terrà in spagnolo e inglese e si svolgerà su temi inerenti al cultware, smart cities e iperintelligenza: un’analisi sul rapporto dell’umanità con la tecnologia con focus sulla memoria, la sua esternalizzazione e il conseguente cambiamento dei processi cognitivi. L’evento nasce per esplorare l’impatto dell’IA e della cultura tecnologica sul futuro urbano e quello del singolo, tra sostituzione cognitiva affidata all’’IA e lo sviluppo culturale legato agli interessi tecnologici.
Cleomar Rocha è professore ordinario presso l’Università Federale di Goiás, in Brasile, dove coordina il Programma di Dottorato in Arti, Culture e Tecnologie, dirige il Media Lab/UFG e la rete Media Lab/Brasil. Ha svolto post-dottorati in Città Intelligenti (USP), Poetica Interdisciplinare (UFRJ), Studi Culturali (UFRJ) e Tecnologie dell’Intelligenza e Design Digitale (PUC-SP); è dottore in Comunicazione e Cultura Contemporanea (UFBA) e ha conseguito un master in Arte e Tecnologia dell’Immagine (UnB). È ricercatore di produttività del CNPq/Governo del Brasile.