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 Accademia di Belle Arti Venezia


23 Watt - Mostra

Magazzino del Sale 3
Venezia, Dorsoduro, 264

16 giugno – 29 luglio 2023
Da mercoledì a sabato, dalle 11 alle 18

Inaugurazione:
giovedì 15 giugno 2023, ore 18 (aperta a tutti)


Sabato 17 giugno,
in occasione di Art Night,
apertura straordinaria fino alle 23


Ingresso libero



La mostra annuale dedicata agli artisti e ai creativi che si sono formati, o si stanno formando, nelle sue aule: 23 WATT, coordinata da Alberto Zanchetta in collaborazione con Nemanja Cvijanovic, Arthur Duff, Alessandro Forlani, Liliana Fracasso, Gaetano Mainenti, Stefano Marotta, Luca Reffo e Daniele Suffritti, presenta le opere di 19 artisti che hanno lavorato singolarmente o in team e punta i riflettori sulle più attuali ricerche estetiche e sulle sperimentazioni laboratoriali che sono al centro dei diversi percorsi di studio.

Gli studenti rappresentano la generazione dei “nativi digitali” che oggi si interrogano in modo critico sulla rivoluzione ed evoluzione tecnologica: 23 WATT individua un possibile percorso di riflessione su questi temi a partire dalla fotografia fino alle installazioni multimediali, passando attraverso progetti interattivi e la cooperazione con l’intelligenza artificiale.

"Uno spazio sperimentale, uno spazio di ricerca: con 23 WATT, il Magazzino del Sale 3 evidenzia le sue potenzialità di ambiente espositivo che permette all'Accademia di continuare a lavorare sulla rilevanza del rapporto fra formazione e produzione - commenta il Direttore dell'Accademia di Belle Arti di Venezia, Riccardo Caldura - Le opere in mostra sono state realizzate durante il percorso formativo o sono elaborati di tesi basati sulle tante declinazioni odierne delle nuove tecnologie, e sul loro esser in grado di intercettare ed esprimere un nuovo sentire generazionale. Un percorso di progettazione condivisa, nato dal coinvolgimento trasversale di studenti e docenti di più scuole, che viene concretamente restituito nella stessa originalità delle tematiche proposte".

"Cosa accadrebbe se si verificasse un blackout planetario? - si chiede poi Alberto Zanchetta, coordinatore del progetto - Soltanto la rete cerebrale sarebbe ancora in grado di generare elettricità. L’impulso prodotto dal nostro cervello resta quindi una fonte primaria, oltre che una risorsa propulsiva per tutti i dispositivi tecnologici". Benché l’energia elettrica sia ampiamente diffusa nella società moderna, i dispositivi elettronici non possono prescindere dalle nostre capacità cognitive. In questo senso, il titolo 23 WATT equivale alla potenza che il cervello può generare in stato di veglia, ma anche al consumo energetico necessario per accendere una lampadina.

Prendendo come riferimento i fumetti e i cartoni animati, dove l’apparizione di una lampadina corrisponde all’idea scaturita dalla testa dei personaggi, la mostra vuole suggerire come i media digitali necessitino ancor oggi di un apporto antropico: la capacità di pensare e dubitare, immaginare e sognare, resta quindi una prerogativa degli esseri umani.

Documenti cartacei a confronto con un museo virtuale o con l'attività di un influencer, fotografie e sculture che ci portano a immaginare una natura "parallela" o che possono contribuire a nuove letture degli spazi urbani, video che testimoniano la potenza creativa dell'intelligenza artificiale o che si ispirano ai videogiochi per uno storytelling su temi tutt'altro che ludici, ambienti immersivi interattivi in cui immagini e suoni influenzano l'esperienza personale saranno i protagonisti di 23 WATT. L’esposizione ai Magazzini del Sale prevede un allestimento, ripartito in cinque aree tematiche, realizzato anch'esso dall'Accademia.



Sezioni della mostra

RITUALI (IM)MATERIALI
intende porre degli interrogativi sul valore della documentazione analogica e virtuale. Opere di Atelier 12, Cheng Luna-Cong Yubo-Xu Tongxin-Chen Jinyue e Matilde Bresaola-Marco Luciani-Francesco Masetto-Li Zhiwei-Irma Zorzi.

OLTRE LA SOGLIA
si affida allo sguardo fotografico per riflettere sui mutamenti dell’ambiente naturale. Opere di Giuliano Vaccai e Marco Zilja.

DERIVAZIONI & PROLIFERAZIONI
individua cortocircuiti tra la vita reale, l’intelligenza artificiale e l’estetica video-ludica. Opere di Lin Chengwei, Wang Yuelin e Wu Han.

ACCESSO LIBERO
si focalizza sulla meta-realtà, indagando ambienti immersivi che influenzano l'esperienza dei fruitori. Opere di Tommaso Andrich, Piero Canal e Giulia Gaffo.

QUADRO ELETTRONICO
si ricollega alla meccanica quantistica e all’assioma secondo cui l’osservatore crea la realtà. Videoinstallazione di Davide Barbini.



Inoltre venerdì 16 giugno alle 15:30, nell’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, nell'ambito della mostra, Denis Curti e Giulia Vannucci interverranno a uno specifico focus sulla fotografia moderato da Gianni Gosdan e Paolo Della Corte. Curti racconterà la sua esperienza professionale, in qualità di Direttore artistico de Le Stanze della Fotografia di Venezia, accennando anche ai suoi precedenti incarichi alla Fondazione Italiana per la Fotografia di Torino, l’agenzia Contrasto, la fondazione Forma, lo spazio Still e i Tre Oci di Venezia. La filmmaker Vannucci, che all’Accademia di Belle Arti di Venezia ha conseguito la laurea magistrale, presenterà il suo ultimo progetto dedicato a noti fotografi della scena nazionale e internazionale. L’incontro sarà infatti accompagnato dalla proiezione dei “video ritratti” di Massimo Vitali e Beatrice Speranza. L’incontro è aperto al pubblico fino a esaurimento dei posti disponibili.

 

 

 

Allegati